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La famiglia Guarnieri

Secondo alcuni il cognome Guarnieri trae origine dal verbo “governare” o “gestire”. Se sia vero o no è difficile dirlo, ma certo è che il primo Guarnieri - Geremia - arrivò a Feltre da Treviso nel corso della seconda metà del ‘700 su incarico di una locale famiglia aristocratica, per gestirne le attività agricole.

 

Il nipote di Geremia, Giacomo si dedicò a tutt’altra occupazione, creando un’impresa specializzata in edilizia militare che nel corso dell’800, grazie all’instabilità politica dell’area, godette di parecchia fortuna, consentendogli nel 1860 di acquistare il complesso nel quale sorge l’attuale Villa al prezzo di 13.602,92 fiorini austroungarici.

 

Dopo la caduta delle Serenissima Repubblica di Venezia, nel 1797 la città di Feltre era infatti divenuta parte dell’Impero Asburgico e la situazione sarebbe cambiata solo nel 1866 a seguito della terza guerra di indipendenza e del successivo plebiscito con il quale tutto il Veneto entrò nel nuovo Regno d’Italia.

In loco si trovava già la settecentesca chiesetta di San Giuseppe, la cui funzione era in origine dare alloggio e occasione di preghiera ai contadini e ai pastori della zona senza costringerli a scendere fino alla città, ma che già un precedente proprietario, il canonico Giuseppe Fabris, aveva arricchito con tele di importanti autori dell’epoca - fra i quali Sebastiano Ricci, Federico Bencovich e Angelo Trevisani - oggi custodite nel Museo Diocesano di Feltre.

 

Da allora la tenuta è sempre rimasta di proprietà della famiglia Guarnieri attraversando indenne due guerre mondiali.

Oggi è possibile soggiornare nel Bed & Breakfast nei pressi della Villa Veneta.

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